Dal 1999, 47 organizzazioni della società civile si sono unite nella campagna Sbilanciamoci! per impegnarsi a favore di un’economia di giustizia e di un nuovo modello di sviluppo fondato sui diritti, l’ambiente, la pace. La campagna Sbilanciamoci! propone ed organizza ogni anno attività di denuncia, di sensibilizzazione, di pressione, di animazione politica e culturale affinché la politica, l’economia e la società si indirizzino verso la realizzazione dei principi della solidarietà, dell’eguaglianza, della sostenibilità, della pace. La campagna parte dal presupposto che è necessario cambiare radicalmente la prospettiva delle politiche pubbliche rovesciando le priorità economiche e sociali, per rimettere al centro i diritti delle persone, di un mondo più solidale e la salvaguardia dell’ambiente anziché le esigenze dell’economia di mercato fondata su privilegi, sprechi, diseguaglianze. Nei suoi 10 anni di attività, la campagna ha elaborato strumenti di ricerca, analisi critica e proposta che sono parte essenziale della sua attività di informazione, pressione politica e mobilitazione.
La campagna si articola su quattro temi principali: la contro-finanziaria, il quars, la cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale, la contro-Cernobbio.
Controfinanziaria: Ogni anno ad ottobre Sbilanciamoci! pubblica il rapporto “Cambiamo Finanziaria. Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace e l’ambiente”. Durante la discussione alle Camere della Legge Finanziaria, Sbilanciamoci! organizza incontri di presentazione, sollecita i parlamentari a presentare emendamenti che favoriscano le sue proposte, invita a firmare una petizione per chiedere al Parlamento di cambiare Finanziaria. La controfinanziaria di Sbilanciamoci! ha permesso a molti parlamentari di presentare emendamenti (di cui alcuni sono stati accolti), mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno, favorendo - anche da un punto di vista culturale - la diffusione dei contenuti che sono alla base della campagna: la necessità di un diverso modello di sviluppo, di nuovi indicatori economici, di un diverso orientamento delle politiche economiche e finanziarie.
QUARS (Qualità Regionale dello Sviluppo): Nel 2003, Sbilanciamoci! ha ideato un indicatore composito per misurare la qualità dello sviluppo nelle Regioni italiane – il QUARS – sulla base di 41 indicatori statistici distribuiti all’interno di 7 dimensioni: Ambiente, Economia e lavoro, Diritti e cittadinanza, Salute, Istruzione e cultura, Pari opportunità, Partecipazione. Il lavoro del QUARS – il cui Rapporto annuale, intitolato Come si vive in Italia?, è stato pubblicato fino al 2012 – si inserisce nel filone di ricerca, nazionale e internazionale, sulla misurazione del benessere “oltre il PIL”. Grazie a questa esperienza innovativa nel quadro italiano, nel 2012-2013, Sbilanciamoci! è stata coinvolta dall’ISTAT e dal CNEL nel processo di consultazione che ha portato all’elaborazione del set di indicatori del BES – Benessere Equo e Sostenibile. Specifiche declinazioni del QUARS sono state realizzate per misurare la qualità dello sviluppo a livello regionale (Regione Lazio e Piemonte), provinciale (Provincia di Trento e di Ascoli Piceno), comunale (Arezzo e Cascina).
La contro-Cernobbio: Dal 2003 al 2012, in concomitanza e simbolica opposizione al workshop degli industriali che si tiene ogni anno a Cernobbio a inizio settembre, Sbilanciamoci! ha organizzato la sua “Controcernobbio”: un contro-forum di discussione e confronto collettivo – con la partecipazione di membri di associazioni e reti civiche, giornalisti, rappresentanti politici e degli enti locali, ospiti internazionali, sindacalisti, docenti, ricercatori universitari, studenti – sulla difesa dei diritti e della dignità del lavoro, la salvaguardia e la promozione del welfare, le prospettive dell’“economia verde” e di un’altra economia sociale e solidale. Bagnoli, Parma, Marghera, Torino, Cernobbio, Bari, Roma (due edizioni), Capodarco di Fermo, Lamezia Terme sono state le dieci tappe della Controcernobbio: luoghi simbolo del declino economico del Paese e al contempo di un riscatto sociale e civile, centrato su un nuovo modello di sviluppo.
RIFERIMENTI
http://www.sbilanciamoci.org