la finanza etica
Campagna di pressione alle “Banche armate”
La Campagna di pressione alle “Banche armate” è un movimento di pressione al sistema bancario sul tema del supporto al commercio delle armi, un commercio che continua ad alimentare guerre e violazioni dei diritti umani. È nata nel dicembre del 1999 come proposta da parte di tre riviste del mondo missionario – Missione oggi, Nigrizia e Mosaico di pace (Pax Christi) – ai singoli e alle associazioni civili e religiose per un loro intervento diretto.
La relazione sull'esportazione italiana di armi nel 1998, presentata dal Presidente del Consiglio al Parlamento nel marzo del 1999, evidenziava un supporto all'export bellico da parte di molte banche italiane per un importo totale di 1.236 miliardi di lire. Alla vigilia dell'anno del Giubileo, il mondo missionario voleva proporre un cambiamento autentico, una presa di coscienza collettiva rispetto al problema. Si rivolse quindi direttamente a parrocchie, diocesi e istituti religiosi e a tutti i lettori delle tre riviste affinché scrivessero una lettera alle proprie banche chiedendo agli istituti di credito di essere trasparenti e cioè di confermare o smentire per iscritto (in modo da poter rendere pubblica la risposta) il loro coinvolgimento in operazioni bancarie di appoggio al commercio delle armi; in caso di risposta vaga o di non risposta si richiedeva ai partecipanti di chiudere i rapporti con la banca e rendere pubblica la scelta.
Interesse zero
Il concetto di interesse zero nasce dalle teorie dell'economista tedesca Margrit Kennedy, secondo le quali il 45% di ciò che una persona spende per vivere è un interesse che paga alle banche. Si verifica infatti il seguente meccanismo: un soggetto privato paga l'interesse alla banca nel momento in cui chiede un prestito ma lo paga anche quando acquista un qualsiasi bene di consumo; l'impresa produttrice di questo bene infatti, nel momento in cui accede al prestito bancario e paga il conseguente interesse, scaricherà lo stesso sul prezzo finale del suo prodotto. In questo modo succede che l'acquirente paga in pieno tutto il costo degli interessi, l'impresa va in pareggio e la banca guadagna tutto il valore. Si tratta quindi di un problema di redistribuzione del denaro all'interno della società.
Occorre poi tenere in considerazione alcuni studi empirici secondo i quali:
l'inflazione continua a crescere proprio per la presenza stessa degli interessi che portano ad una continua svalutazione della moneta;
si verifica un enorme gap tra la ricchezza (e il denaro) in circolazione e quello effettivamente posseduto dalle persone;
rispetto al totale delle transazioni monetarie che avvengono in tutto il mondo, soltanto il 3% è destinato a beni e servizi, mentre per il 97% si tratta di speculazione monetaria.
Un sistema di questo tipo risulta quindi incompatibile con una democrazia, proprio perché manca una democrazia sul denaro.
Microcredito
Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico che permette alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione di accedere ai servizi finanziari.
STORIA
Nasce in Bangladesh nel 1976 grazie all'iniziativa di Mohamed Yunus, un professore di Economia che riteneva fondamentale per lo sviluppo del proprio Paese rivolgersi alle necessità dei più poveri della società.
In Bangladesh, come nella totalità dei Paesi in Via di Sviluppo, milioni di famiglie vivono grazie ad una mera economia di sussistenza ed hanno enormi difficoltà ad accedere ai prestiti delle banche tradizionali a causa dell'inadeguatezza o mancanza di garanzie reali e delle microdimensioni imprenditoriali. La maggior parte di queste persone per ottenere prestiti si rivolge quindi agli usurai; in questo modo però viene da essi sfruttata e non è in grado di uscire dal circolo di povertà.
Fondando la Grameen Bank (Banca del Villaggio), definita anche come prima Banca dei Poveri, Yunus avvia dei programmi di microcredito al fine di consentire anche ai più poveri di avviare delle attività imprenditoriali, facendo loro pagare interessi ad un tasso bassissimo.
Assicurazioni etiche
La necessità di creare un sistema assicurativo etico nasce dalla constatazione che quello delle assicurazioni è in generale un settore in cui c'è scarsa trasparenza, sia sulle clausole che sui prezzi dei premi. Spesso avviene che ci siano problemi di eccessiva burocratizzazione nel momento in cui la compagnia deve pagare l'indennizzo, così come c'è il rischio che le compagnie possano creare una situazione di oligopolio nel gestire i prezzi e nel mantenerli alti.
Secondo i dati elaborati dall’Associazione difesa utenti servizi bancari, finanziari, postali assicurativi (Adusbef), in Italia operano 249 imprese d'assicurazione di cui le prime 10 aggregano quasi la metà del totale dei premi raccolti, mentre le prime 40 società raggiungono quasi l'80%, a conferma della situazione di oligopolio.
economia ed etica
"L'economia associativa. Sguardi oltre il welfare state e nel post capitalismo"
Archibugi F, Edizioni di Comunità, Milano, 2002
"Il mercato siamo noi"
Becchetti L, Mondadori, 2012
"Il denaro fa la felicità?"
Becchetti L, Laterza, 2007
"Oltre l'homo oeconomicus. Felicità, responsabilità, economia delle relazioni"
Becchetti L, Città Nuova, 2009
risparmio responsabile
"Chiara e l'uso responsabile del denaro"
Finanza etica e Commercio Equo spiegati ai più piccoli
di Maurizio Spedaletti (2004)
introduzione di Alessandro Messina Presidente dell'associazione Finanza Etica
illustrazioni di Rachele Lo Piano
Il libro è destinato ai bambini e ragazzi della scuola dell'obbligo e ai loro genitori. Lo scopo del lavoro è quello di far riflettere i ragazzi sul valore del denaro. Verranno portati a pensare ai suoi due usi principali: la spesa ed il risparmio.Il testo porterà alla conoscenza dei lettori quelle possibilità di acquisto e di risparmio che passano sotto il nome di "economia alternativa": il mondo del no-profit, le cooperative sociali, il commercio equo e solidale, l'agricoltura biologica, la finanza etica.
finanza etica
"La finanza utile"
Andruccioli P., Messina A., Carrocci, Roma, 2007
"Storie di vita e di imprese sociali. Racconti e riflessioni in lingua corrente"
Alessandro De Perini, Edizione Mag Verona, 2005
"Il nuovo mutualismo. Sobrietà, stili di vita ed esperienze di un'altra società"
Lorenzo Guadagnucci, Nuova Serie Feltrinelli, Milano, 2007
"MAG4 e MAG6, il denaro come se la gente contasse qualcosa. Percorsi e interrogativi su una finanza etica"
Maria Rita Prette, Ed. Sensibili alle foglie, 2001
"La finanza e la banca etica"
Milano R. Paoline, Milano 2001