Il 25 giugno scorso il Senato ha approvato in via definitiva il ddl Terzo settore e Politiche sociali.

Rispetto alla versione iniziale, vengono introdotte novità che semplificano la produzione del rendiconto per le associazioni non riconosciute con entrate inferiori ai 60.000 euro. Potranno produrre il rendiconto in forma meno dettagliata rispetto ad altri enti, e ci si aspetta nel prossimo periodo la predisposizione di un modello semplificato, specifico per questi soggetti.

Novità in arrivo anche per le associazioni di promozione sociale, per le quali è previsto un innalzamento della percentuale dell’utilizzo delle prestazioni di lavoro, in relazione al numero di volontari.

Alcune novità riguardano tutti gli ETS indipendentemente dalla forma giuridica, come la variazione della soglia a partire dalla quale è necessario dotarsi di un organo di controllo, indicando un combinato disposto tra totale dell’attivo patrimoniale, totale delle entrate annue, e numero di dipendenti occupati. Altri cambiamenti da non trascurare riguardano forme giuridiche come le imprese sociali (per le quali è previsto il versamento del 3% secco degli utili annui) e le reti associative (in relazione al numero di enti che le compongono).

Un’altra (buona) notizia riguarda strettamente il rapporto con il RUNTS, ovvero l’introduzione della possibilità di delegare una persona diversa dal legale rappresentante, per quanto riguarda tutte le nuove iscrizioni, il caricamento di documenti ed in generale il dialogo con il Registro.

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