la storia
MAGazine in formato pdf
Qui trovate MAGazine in versione pdf scaricabili e stampabili.
Fino al 2007 esistevano sullo quelli, che si stampavano in formato cartaceo.
Dal 2008 esiste anche la versione web, che puoi trovare qui
la nascita
La storia della Mag4 tratta da
Mag4 Mag6, Il denaro come se la gente contasse qualcosa
L'obiezione monetaria nacque dopo il 68, a partire dal nord Europa, stimolata da movimenti ispiratori di altre "obiezioni" (obiezione di coscienza al servizio e alle spese militari, movimenti di disobbedienza civile, ecc.). In Italia sorse quando vennero alla luce negli anni 70 alcuni grandi scandali finanziari, i rapporti tra banche e criminalità, i finanziamenti di attività illecite e di regimi razzisti e dittatoriali (es. San Paolo/Sudafrica, B.N.L./Iraq, ecc.). Furono sempre di più le persone che contestarono sia la contraddizione tra l'impegno quotidiano nel sociale e la mancanza di controllo sull'utilizzo del proprio denaro sia l'inaccettabilità del tacito rapporto speculativo tra banca e cliente.
In questo panorama, nel 1978 nasce a Verona la prima Mag italiana (Mutua Auto Gestione) sulla base della legge del 1886 relativa alle Società di Mutuo Soccorso.
le prime difficoltà
Ci pensa la Banca d'Italia a bloccare la fulgida crescita delle ormai otto Mag italiane: la rivoluzione legislativa che si concluderà nel 1997 comincia ad imporre un miliardo di capitale sociale minimo per poter effettuare finanziamenti (L. 197 del 5/7/91, "Antiriciclaggio").
Il termine ultimo di adeguamento del luglio 93 vede la MAG4 con meno di 100 milioni di capitale sociale, anche se con 2 miliardi in libretti di deposito (al 99% di persone fisiche).
Nessuna pressione sui vertici legislativi ha avuto effetto e solo la CTM-MAG è riuscita a raggiungere in tempo la mitica soglia di capitalizzazione. Bloccata la possibilità di effettuare nuovi finanziamenti, nel novembre di quell'anno insieme alla campagna di capitalizzazione parte un primo grande sondaggio tra i soci che risulta favorevole ad una "fusione per incorporazione" con la sorella ricca di Padova, piuttosto che ad una speranzosa ipotesi autonomista. Tale sondaggio fu seguito da ben 7 affollate assemblee locali in tutta la regione che sostanzialmente confermarono l'orientamento.
la storia del Gruppo Mag
Il 1995 vede l'assemblea di aprile discutere senza molto entusiasmo dell'ipotesi di un consorzio cooperativo, possibilità prevista dalla legge per continuare a raccogliere prestito sociale e già adottata dalla CTM-MAG ma che penalizza evidentemente i singoli risparmiatori, che nel sistema consortile vedono ridurre fortemente il loro potere contrattuale. Nel 1995 si pensa per la prima volta la "soluzione finale" che darà vita, poco più di un anno dopo, al primo ed unico esempio in Italia di raccolta di risparmio "infragruppo" completamente cooperativo e dove il vero "potere" resta in mano ai risparmiatori.
la riforma del TUB
Ma le modifiche normative non si concludono con il 1997!
Dal 2007, con l'obbiettivo di limitare l'indiscriminato proliferare di intermediari finanziari, fenomeno caratterizzante degli ultimi anni, la Banca d'Italia inizia la modifica della normativa riguardante i cosiddetti 106 del Testo Unico Bancario (TUB).
Fino a prima di queste modifiche normative, le MAG, legalmente, erano intermediari finanziari iscritti all'articolo 106 del TUB, e sono quindi state investite da questo cambio normativo. Nell'ottica di trovare i punti comuni a tutte le MAG da preservare, nel coordinamento Magico di gennaio 2010 a Torino viene redatto il manifesto della finanza mutualistica e solidale, spesso utilizzato come documento riassuntivo di ciò che le MAG portano avanti con il loro operato.
operatori di Finanza Mutualistica e Solidale
Nel 2014 si è concluso l’iter normativo che ha modificato parti del Testo Unico Bancario (TUB).
A dicembre 2014, con l’introduzione dell’art 16 nel Regolamento degli operatori di microcredito (art. 111 del TUB) è stata riconosciuta formalmente l'esistenza di soggetti che si occupano di Finanza Mutualistica e Solidale, così come definita dal manifesto scritto proprio dalle MAG. Un bel riconoscimento formale, ma, guardando oltre l'apparenza, il Testo Unico Bancario ingabbia comunque le MAG con limiti tali da metterne a serio rischio la sopravvivenza e il fondamentale ruolo per l'economia solidale e no profit: sono concessi solo finanziamenti di importo non superiore a 75 mila euro, rivolti a realtà appena nate o molto piccole e per limitate destinazioni del prestito.
finanziaria infragruppo
La nuova ipotesi che si fa strada nel panorama di MAG4 è quella della finanziaria infragruppo, cioè una finanziaria che opera esclusivamente fra soci (e non con il pubblico) e che finanzia solo ed esclusivamente cooperative e associazioni, ovvero quello che facciamo noi!
E' stato difficile arrivare a formulare questa ipotesi, poichè la normativa bancaria non è così semplice e immediata da capire e ci sono una serie di combinati disposti che sono fini da cogliere ed interpretare...
Infatti, la definizione di “intermediari non operanti nei confronti del pubblico” è cambiata negli anni e in quella vigente il nostro schema di funzionamento con la raccolta di prestito sociale e il finanziamento esclusivo a cooperative e associazioni socie rientra in questa definizione.
trentennale
La festa dei 30 anni di MAG4 sta arrivando!
Già... Sono passati 30 anni da quando una squadra di pionieri decise di non stare più al gioco della grande finanza, quella che non si vede, quella che non puoi controllare.
30 anni di radicamento sul territorio, di appoggio alle piccole e grandi cause sociali e politiche, di partecipazione attiva e di studio.
La squadra è cambiata nel tempo ma l'obiettivo è rimasto lo stesso: portare la finanza mutualistica e solidale alla luce, rendendola un mezzo efficace per la gestione del denaro, credendo sempre che "un altro mondo sia possibile".
Certo, questi ultimi anni di crisi non sono stati facili, ma sono stati raggiunti dei grandissimi obiettivi, anche grazie all'appoggio prezioso dei soci.
la festa dei 30 anni di MAG4
La MAG4 quest'anno compie 30 anni!
Sognamo di fare una festa che duri tutto l'anno, che si concretizzi in più incontri.
ventennale, una breve cronistoria
Cari soci,
con la festa del ventennale intendevamo offrire a tutte le persone socie la possibilita' di conoscere piu' in profondita' la realta' MAG 4. Un giudizio finale sull'efficacia dell'iniziativa spetta a voi.
Per chi non fosse stato presente all'evento, ecco un breve diario di bordo!
appello testo
Oggetto: credito al consumo - riordino intermediari finanziari
Testo:
Attuazione della direttiva sul credito al consumo e della delega
di cui all’art. 33 della legge 88/09 in materia di intermediari finanziari
Gentile Onorevole,
da alcuni decenni le MAG (Mutua Autogestione) si occupano di Finanza mutualistica e solidale.
Le MAG, che svolgono come attività principale la Finanza Mutualistica e Solidale, sono attualmente quattro (Mag2 Finance Milano, Mag4 Piemonte Torino, Mag6 Reggio Emilia, Mag Venezia) - altre quattro (Cesena, Firenze, Reggio Calabria, Roma) sono in fase di formazione - e svolgono da più di trent'anni un ruolo sociale importante per le collettività di riferimento; ciò non solo per le migliaia di soci compartecipi e di finanziamenti effettuati, ma anche sotto il profilo della formazione, della cultura e dell’assistenza tecnica all’avvio ed allo sviluppo di enti non profit (Cooperative, Mutue, Associazioni, Onlus, Fondazioni di Servizi Sociali).
appello spiegazione
Verso la finanza mutualistica solidale... o verso l'ignoto?
La Banca d'Italia ha lavorato in quest'ultimo anno nell'elaborazione di una nuova normativa avente l'obiettivo di limitare l'indiscriminato proliferare di intermediari finanziari, i cosiddetti 106 del Testo Unico Bancario.
Nel luglio del 2009 le MAG sono riuscite ad avere un incontro con la Dott.ssa Tarantola, membro del Direttorio della Banca d'Italia con cui abbiamo stabilito un canale di dialogo al fine di far riconoscere la nostra trentennale esperienza di finanzia mutualistica e solidale.
Questo canale però si è interrotto e non siamo più stati convocati ad un secondo incontro, come da accordi, con cui proseguire con il lavoro più tecnico per far riconoscere all'interno della nuova normativa la nostra specificità.