Ottobre, è mese di semine....

Nella provincia di Torino quest’anno ci sarà per la prima volta una semina particolare è infatti quella nata dal progetto “Farina del nostro sacco” del Gruppo di lavoro per un Distretto di Economia Solidale di Torino e Provincia.

Venerdì 1 ottobre 2010 il progetto è stato ufficialmente presentato dai soggetti che l'hanno costruito in un lungo percorso di confronto e crescita collettiva.

Firma del “Patto di collaborazione” il 1 ottobre 2010 a Rivalta

L'obiettivo del progetto è quello di costruire una filiera corta della farina dando un sostegno concreto allo sviluppo rurale. Questa è stata una sfida orientata a sperimentare l'incontro tra nuovi modelli di produzione agricola/artigianale e l'acquisto solidale.

Il percorso di ricerca, di costruzione e di realizzazione della filiera è diventato un percorso di apprendimento progressivo dove tutti gli attori hanno contribuito. Durante una serie di incontri coi produttori coinvolti, attraverso uno studio profondo del territorio, dei terreni e delle varietà coltivabili  si è intrecciata una rete  efficace su più livelli: il primo relativo ad una conoscenza del prodotto “grano” e dei suoi derivati degno di nota, un secondo livello è relativo alla costruzione del prezzo finale che tiene conto di tutti i soggetti e le fasi che intervengono, giungendo, infine, a risultati molto soddisfacenti per tutti ed in alcuni casi che possono sorprendere chi li legge ed è abituato ad una logica di mercato tradizionale

Il progetto prevede la raccolta iniziale degli ordini in cui i consumatori diventano co- produttori anticipando il 50% del costo di produzione della granella condividendo in questo modo i rischi e i benefici. Quindi la semina, la mietitura, la conservazione e la macinatura a pietra, tutte operazioni di cui si occuperanno gli agricoltori con il coordinamento del Destovest

Ma tutto questo lavoro fatto vale la pena per acquistare alla fine un po' di farina?

Certo che si!

L'obiettivo è quello di sostenere i produttori e incentivare la produzione con metodo biologico perché in provincia di Torino sono pochissimi. Nel nostro territorio è difficile trovare dei produttori che abbiano la voglia di mettersi in gioco uscendo dalla concezione dell'agricoltura tradizionale con una gestione dei prezzi drogata dai contributi europei.

Inoltre questo progetto significa contribuire alla sovranità alimentare e al rispetto del territorio. Come ricorda Vandana Shiva dobbiamo rispondere a questa situazione costruendo relazioni dirette tra produttori e consumatori. I primi letteralmente “spinti” fuori dai campi, a causa di un sistema ingiusto, i secondi impediti nel comprare cibo di qualità. Profitto e potere delle multinazionali crescono proprio sfruttando la separazione fra i due attori. La nascita di una rete, il contatto diretto tra produttore e consumatore, può invece contribuire a risolvere questo problema.

I soggetti coinvolti:

Produttori

Azienda Agricola LA CASCINA RIVALTESE di Rivalta di Torino http://digilander.libero.it/lacascinarivaltese/index.htm
Comunità Terapeutica Cascina Nuova di Roletto
Azienda Agricola La Cascina dei Conti di Osasco http://www.lacascinadeiconti.it/
Azienda Agricola Cascina Gardiol di San Secondo di Pinerolo http://www.cascinagardiol.it/

Gruppi di acquisto e realtà aderenti

GAS Campo Aperto  e GRAC di Rivalta
GASSE di Piossasco
GASQueMais di Rivoli
GASAlpi di Alpignano
Associazione “Filo d'erba – comunità famiglie di Rivalta http://www.gruppoabele.org/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/151
Banca del tempo di Rivalta
Cooperativa MAG4

All'interno di questa filiera sono presenti alcuni soci della MAG4 fra i consumatori poiché molte persone fisiche nostre socie sono membri attivi dei GAS coinvolti. Sul sito della MAG http://www.mag4.it/rete/azioni/destovest.html si possono trovare maggiori dettagli relativi al progetto, le schede relative alle farine che verranno prodotte. Si trova anche il patto firmato venerdì 1 ottobre durante la serata di presentazione in cui ha partecipato anche un rappresentante dell'ASCI http://www.rfb.it/asci/, nostri soci, per spiegare il loro modo di lavorare e il modello di autocertificazione per i produttori che non intendo proseguire con il marchi di biologico convenzionali.

L'obiettivo della MAG4 è far conoscere questo progetto e dar sostegno affinché possa far da volano per la nascita di altri progetti simili in un'ottica di costruzione di una vera rete di economia solidale.