Presentiamo qui il progetto culturale di Sensibili alle foglie per farlo conoscere ai soci MAG che non lo hanno ancora incontrato e affrontare anche il tasto dolente del prestito MAG che la situazione economica attuale, molto critica per tutti quelli che si guadagnano da vivere lavorando, sta rendendo per noi più problematico del previsto.
La nostra attività si articola in diverse proposte culturali.
EDITORIA SOCIALE.
La nostra è un'editoria sociale, che si è ampliata negli ultimi anni e propone una quindicina in media di nuovi titoli l'anno. Alle collane portanti, frutto della nostra attività di ricerca, come i Quaderni di ricerca sociale, Scrizioni ir-ritate, la collana Analisi istituzionale e socianalisi, il Progetto Memoria, gli Indicibili sociali, è stabilmente affiancata la collana Ospiti, che, appunto, offre un servizio editoriale rivolto a tutti. Nonostante la crisi abbia colpito duramente il settore editoriale e il relativo indotto (librerie, distribuzioni, per esempio), noi registriamo una straordinaria tenuta, dovuta prevalentemente alle modalità di promozione e vendita dei nostri titoli: presentazioni e incontri gestiti dagli autori sui temi sociali portati dai loro libri; l'abbonamento alla nostra rete, che consente di ricevere dieci titoli nuovi all'anno versando un piccolo importo anche rateizzabile; il fatto che la vendita non è vincolata ad un unico "grande cliente", ma a tanti, piccoli, sparsi e motivati soggetti. E, infine la presenza dei nostri titoli sui principali motori di ricerca e librerie online.
Anche fra i soci MAG ci auguriamo ci siano persone che - dopo essersi fatte un giro sul nostro catalogo http://www.libreriasensibiliallefoglie.com/ - possano trovare interessante l'abbonamento alla rete o la proposta di qualche titolo da pubblicare per trasformare il loro dattiloscritto in un rapporto sociale, un'avventura che consente di intessere e valorizzare relazioni e confronti.
SOCIOANALISI NARRATIVA.
La nostra cooperativa nasce da un cantiere di ricerca dentro al carcere: un'analisi dell'istituzione nella quale i soci fondatori erano in quel momento reclusi. Da questa esperienza, che trovate pubblicata Nel bosco di Bistorco, è nato un metodo di ricerca che, nel corso degli anni, si è sempre più raffinato fino a diventare un importante strumento di analisi e di intervento sociale nei gruppi e nelle istituzioni. Utilizzando la narrazione abbiamo istituito cantieri socianalitici nelle più diverse situazioni, dai centri della grande distribuzione organizzata alle comunità terapeutico riabilitative, dai campi per i nomadi agli ospedali, dalle istituzioni terminali per gli anziani ai centri a bassa soglia, per fare alcuni esempi. Negli ultimi due anni abbiamo anche sperimentato l'autogestione di corsi di socioanalisi, che hanno visto centinaia di persone in tutto il paese impegnate per una domenica al mese a partecipare ai cantieri-scuola su temi specifici (la sofferenza nel mondo del lavoro, le nuove prospettive della relazione medico-paziente, per esempio) e ai corsi che offrono strumenti per meglio comprendere la propria esperienza quotidiana nel gruppo sociale nel quale si è collocati o nell'organizzazione in cui si lavora.
La socianalisi narrativa è anche diventata un libro che ne traccia le coordinate teoriche e i riferimenti culturali.
Se fra i soci della MAG ci sono persone che possono essere interessate ad aprire un cantiere nella loro realtà o a meglio conoscere questa pratica, possono trovare maggiori dettagli seguendo questo link http://www.sensibiliallefoglie.it/ e contattarci direttamente.
SEMINARI E CORSI DI FORMAZIONE
Proponiamo da molto tempo, e con buoni risultati, seminari su commissione utili per operatori sociali in diversi settori. I temi principali riguardano: la de-istituzionalizzazione delle persone recluse; l'ecologia della vita di gruppo; le istituzioni sanitarie; la storia delle organizzazioni armate degli anni settanta; il carcere italiano degli ultimi trent'anni; la precarietà e il lavoro. Nell'aprile di quest'anno abbiamo sperimentato per la prima volta l'autoconvocazione di un seminario del Progetto memoria, raggiungendo in breve tempo il limite dei trenta iscritti. Ne abbiamo dedotto che ci sia per le nostre proposte uno spazio sociale che non sempre riusciamo a colmare. Per questo anche affiancarci nell'attività di promozione è per noi un grande aiuto, di cui siamo grati a MAG4, che ci ha proposto questo spazio sul suo MAGazine.
I seminari possono essere organizzati autonomamente da un gruppo di persone che sia interessato ad uno dei nostri temi, raccogliendo almeno 20 iscritti.
Chi di voi fosse interessato può scriverci:
L'ARCHIVIO DI SCRITTURE SCRIZIONI E ARTE IR-RITATA E LE SUE OPERE IN MOSTRA.
Nella prima pubblicazione di Nel bosco di Bistorco, 1990, nelle alette della copertina, abbiamo rivolto un invito ai lettori a mandarci scritture, disegni, sogni, poesie... in pratica testimonianze, nelle più diverse forme, di condizioni di vita difficili, di reclusioni e/o di esclusioni. La risposta delle più diverse persone e situazioni (laboratori di pittura negli ex manicomi, nelle carceri, all'inizio e successivamente anche scuole, istituti per anziani, comunità, ecc.) è stata così significativa da portare il nostro Archivio a raccogliere oltre 600 opere (quadri, manoscritti, disegni, scritture e dipinti sui più diversi supporti - porte, lenzuola, strofinacci, per esempio) che esponiamo in mostre di grande impatto scenografico, che hanno lo scopo di comunicare anche emozionalmente i vasti territori della difficoltà a vivere. Alle tre proposte espositive maggiormente strutturate (che trovate sintetizzate su http://www.sensibiliallefoglie.it/ nelle pagine dedicate all'Archivio) affianchiamo piccole mostre a un prezzo più contenuto per sensibilizzare il territorio su temi specifici (la scuola, l'ospedale, l'opg, la clinica per anziani, per fare degli esempi).
Se fra i soci della MAG ci sono persone che pensano che portare un'esposizione dei materiali dell'Archivio nel loro territorio possa essere un buon modo per affrontare dei temi che stanno loro a cuore, coinvolgendo le strutture e gli enti locali in questa proposta di qualità, possono scriverci:
UNA DIFFICOLTÀ OGGETTIVA A RIENTRARE DEL PRESTITO MAG PER L'ACQUISTO DELL'IMMOBILE DI CARRÙ, DOPO AVER DOVUTO VENDERE IL PRECEDENTE A UN PREZZO MOLTO AL DI SOTTO DEL SUO VALORE DI MERCATO.
Ci rivolgiamo al mondo della MAG per immaginare insieme dei percorsi che consentano a noi di rientrare normalmente e alla MAG di stare tranquilla.
1. In prospettiva vorremmo vendere anche la casa di Carrù, in provincia di Cuneo: 250 mq interamente ristrutturati, disposti su due livelli e circondati da 5000 mq di terreno pianeggiante, con una bellissima vista sulle Alpi - dalle Marittime al Monviso.
Vendere vorrebbe per noi dire chiudere completamente il prestito, e orientarci a trovare dei locali in affitto per il magazzino, gli uffici e l'abitazione che adesso sono accorpati nell'immobile di Carrù.
Siccome il momento per il mercato immobiliare non è dei migliori, le agenzie ci consigliano di aspettare. Tuttavia, se nel mondo dei soci MAG ci fosse qualcuno interessato, le opzioni sono due:
- acquistare la casa a un prezzo inferiore a quello del suo valore, ma stipulando un contratto di affitto (circa 1000 euro al mese) con Sensibili alle foglie per almeno 10 anni.
- acquistare la casa al suo prezzo di mercato ed entrarne fisicamente in possesso al rogito.
2. Più semplicemente darci una mano ad aumentare le nostre entrate annuali (circa 17000 euro l'anno solo per la MAG4) attraverso l'accoglimento di una o più proposte, fra quelle descritte in precedenza, o anche promuovendole e sensibilizzando il proprio territorio sui temi sociali che il nostro lavoro affronta.
Grazie per l'attenzione che ci avete prestato. Per aggiornarvi sulle nostre attività potete seguirci anche su
http://www.facebook.com/pages/Sensibili-alle-foglie/227830277356389