A 35 anni dalla privatizzazione voluta dal Governo Thatcher con la promessa di maggior efficienza, la Thames water di Londra si ritrova oggi con un debito di 15 miliardi di sterline, un servizio pessimo e le infrastrutture ridotte a un colabrodo. Pur avendo paradossalmente riconosciuto lauti dividendi agli azionisti. Un’amara lezione per chi propina ancora la falsa soluzione della finanza per “gestire” i beni comuni. “Sarebbe stato tutto molto più bello se non ci fosse stata così tanta merda nell’acqua” ...
L’acqua privatizzata in bancarotta nel Regno Unito: la storia di un fallimento annunciato
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