La crisi dell'Occidente
La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...
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La variante Draghi
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Il capitalismo, come il virus, produce le sue varianti. La variante Draghi assorbe la transizione ecologica, impone quella tecnologica, seleziona al suo interno per rassicurare il capitalismo finanziario e, apparentemente, contrasta quello indebitante. Sembrerebbe dire Draghi: guariamo dal virus, guariamo la terra, studiamo, rendiamoci competitivi e innovativi e avremo una possibilità di crescita. Nei piani bassi ci restano molto domande. Che posto hanno i marginali, i vulnerabili, gli ultimi ...
Per Generali la transizione ecologica può aspettare: l’affare del carbone in Repubblica Ceca
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Il colosso avrebbe deciso di assicurare la centrale a carbone di Počerady, uno degli impianti più inquinanti in Europa e con impatti sulla natura e la salute. Se confermata, denunciano Re:Common e Greenpeace, sarebbe una scelta “sbagliata e nociva per il clima del Pianeta”. “Non è possibile dichiararsi ‘amici del clima’ e contemporaneamente prendere nuovi contratti assicurativi su una centrale a carbone tra le più inquinanti del continente” ...
Crisi sistemica globale: incidenti di ripresa in vista
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Sono in particolare tre i fenomeni che contribuiscono a distorcere la nostra comprensione collettiva della realtà: il rallentamento dell’attività economica e quello della mobilità, il crollo dei sistemi di informazione legati alla pandemia e l’elezione di Biden negli Stati Uniti. Essi danno infatti un’impressione di calma dopo la tempesta dell’ultimo decennio che riteniamo pericolosa a causa della riduzione dello stato di allerta che induce ...
Cina e Germania tra rivalità e collaborazione
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La Germania appare divisa tre le esigenze della sua economia, che la spingono ad avere rapporti importanti con la Cina – e la Russia, a cominciare dal Nord Stream 2 – e quelle di tipo politico di stretti legami storici con gli Stati Uniti. Lord Henry Pilkington, proprietario di una grande impresa inglese operante nella produzione di vetro, ricordava con orgoglio, molti decenni fa, come egli fosse un produttore di cose e non un maneggiatore di denaro. Ma la Gran Bretagna è diventato un Paese post-industriale ...
Dal greenwashing alla neutralità climatica: rischi e sfide del ministero per la Transizione
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Per chi da tanti anni segue le politiche sull’ambiente e il clima in Italia, e la voracità delle lobby “sviluppiste”, il nome “transizione ecologica” fa sorgere il sospetto di un’operazione di facciata. Non dimentichiamoci che l’obiettivo è quello della rapida uscita dal sistema dei combustibili fossili. La proposta di istituzione di un ministero per la Transizione ecologica è stata salutata con unanime consenso ...
Il debito è un rapporto sociale
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La pandemia ha moltiplicato in tutto il mondo i debiti, esasperando un quadro globale già folle. Strumenti come Recovery Fund e Mes si collocano in questo orizzonte: vengono proposti come la panacea, ma sono la causa dei problemi che si finge di affrontare. Si continua infatti a ritenere che l’infrastruttura finanziaria globale sia il terreno in cui proporre cambiamenti senza vedere che essa riproduce le crisi. Del resto il debito è un rapporto sociale, non solo una grandezza economica ...
Il pilota automatico e il caos
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La finanza globale ha bisogno di garantirsi il controllo dell’enorme massa di denaro che l’Ue ha destinato all’Italia perché il paese non sprofondi e non trascini con sé l’economia del continente. Il compito di Mario Draghi, secondo Franco Berardi Bifo, è restituire al pilota automatico – il regime del profitto finanziario – il dominio sulla situazione, e impedire che dal caos germinino nuove forme di solidarietà sociale che rendano possibile la redistribuzione della ricchezza e l’instaurazione del primato dell’utile sul denaro ...
La pietra miliare dell’estrattivismo
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È stata finalmente presentata l’attesissima “Dasgupta Review”, uno studio di 600 pagine sull’economia della biodiversità commissionato dal governo britannico in vista della COP 26. Accolta con giubilo da alcune grandi organizzazioni ambientaliste, quella ricerca è invece una pericolosa proposta di andare ancora più in fondo nel progetto di accumulazione di lavoro gratuito che si annida nei cicli biologici. La Dasgupta Review è un capolavoro di fumo negli occhi ...
L’Europa alla caccia di vaccini
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Il finanziamento pubblico è stata la principale leva della rivoluzione copernicana nella ricerca dei vaccini contro Covid19, insieme alla tecnologia. Un recente e autorevole rapporto, parla di un investimento pubblico (in 11 mesi di attività sul Covid) di 93 miliardi di dollari, il 95% dei quali destinati ai vaccini – 86,5 miliardi – mentre solo il 5 è stato destinato ai farmaci e diagnostici. Il 32% dell’investimento viene dagli USA, il 24 dalla Commissione Europea, il 13 dal Giappone e dalla Corea del Sud ...
Passi avanti nel controllo delle imprese digitali
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Improvvisamente ai due lati dell’Atlantico e anche in Cina le autorità hanno dato vita a iniziative, o almeno dichiarazioni, per regolamentare lo strapotere dei giganti del web: Google, Facebook, Apple e Amazon. Ma i Gafa preparano la controffensiva con azioni di lobbying. Sono molti anni che si discute ai due lati dell’Atlantico della necessità di introdurre adeguate forme di controllo sulle imprese digitali, che intanto crescono in dimensioni e potere ...
La diseguaglianza più clamorosa
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Il lavoro di cura non pagato è il motore del capitalismo. Alla vigilia del Forum economico mondiale di Davos, Oxfam pubblica il rapporto «Time to care». Le vite dei super-ricchi oggi dipendono dallo sfruttamento delle donne ridotte all’invisibilità. La ricchezza di 2.153 miliardari è oggi pari a quella del 60% di tutta la popolazione. Quando guarderemo indietro al 2020 ricorderemo il mondo organizzato come una piramide. Alla base c’erano 3,8 miliardi di persone poverissime ...
Come nella dominazione inglese
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Gli agricoltori indiani assediano la capitale nell’anniversario dell’entrata in viglore della nuova Costituzione. L’abbattimento del sistema di salvaguardia dei prezzi, al di là dell’emergenza Covid, mette a rischio seriamente buona parte delle 895 milioni di persone che vivono della generosità della terra. Come al solito, sono le disuguaglianze la patologia più acuta del malessere: l’1% degli agricoltori possiede il 13% della terra agricola, mentre quasi un terzo della popolazione rurale indiana è sottoalimentata ...
Il carbone della centrale di Tuzla in Bosnia e il ruolo di Intesa Sanpaolo
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In Bosnia ed Erzegovina prosegue l’espansione della centrale a carbone di Tuzla. L’impianto industriale, uno dei più grandi dei Balcani e tra le principali fonti di inquinamento del Paese, è uno dei progetti “più devastanti e con significativi impatti sulla salute in fase di realizzazione alle porte dell’Unione europea”, denuncia l’associazione Re:Common. L’ampliamento della struttura da 715 MW, che comporta l’aggiunta di un’ulteriore unità alle sei realizzate tra gli anni Sessanta e Settanta, vede tra le banche finanziatrici anche Intesa Sanpaolo ...
Il trasporto aereo è insostenibile. Una proposta per non tornare a prima del Covid-19
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Metà delle emissioni aeree globali sono riconducibili all’1% della popolazione. Parte (anche) da qui Stefan Gössling, ricercatore dell’Università di Linnaeus, per analizzare un settore drogato dai sussidi pubblici e che non paga per gli impatti sul Pianeta. “La crescita di passeggeri del trasporto aereo è stata imponente negli ultimi anni. Per alcuni si tratterebbe del riflesso di una domanda reale: non è così, è una domanda indotta, artificiale, dovuta ai prezzi sempre più bassi” ...
Benvenuti nel migliore dei mondi
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Come ogni organismo vivente, il nostro mondo è morto nella sofferenza, nel sangue e negli escrementi (e nella malattia). Come ogni organismo vivente, un mondo nuovo nasce nella sofferenza, nel sangue e negli escrementi (e nel vaccino). Il neonato crescerà e si trasformerà molto rapidamente, calpestando al suo passaggio la libertà e il buon senso dei genitori. Poi avrà una crisi adolescenziale più o meno violenta secondo le disposizioni naturali e l’educazione ricevuta. Prima di stabilizzarsi per un po’ di tempo ...
Previsioni per il dopo pandemia, orizzonte 2025
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Nel 2025 è plausibile che l’economia sarà uscita dall’emergenza. Gli analisti tratteggiano scenari: uno sviluppo ancora più accelerato di tecnologie innovative, mutamenti climatici più devastanti, diseguaglianze accentuate, più intervento dello Stato, più precarizzazione del lavoro. L’inizio di un nuovo anno è in generale una buona occasione per provare a fare delle previsioni sulle prospettive future del mondo ...
L’abisso
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Dove nasce la crisi statunitense? Occorre indagare prima di tutto il carattere razzista e schiavista del capitalismo, ciò che Franco Berardi Bifo chiama l’abisso con cui ora fare i conti. La diffusione dell’impoverimento e la delirante preoccupazione degli americani bianchi di essere minoranza hanno le loro pesanti conseguenze. Per questo ora molti “si aggrappano disperatamente a quel che gli rimane: un Suv, le armi da fuoco e il diritto di mangiare molta carne ...
Nel declino dell’impero
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Ci vorranno un bel po’ di tempo e moltissima pazienza per riuscire a interpretare, al di là dell’insopportabile retorica sulla “democrazia” statunitense (e occidentale) da difendere, la portata e il sigificato di quanto accaduto il 6 gennaio con l’assalto a Capitol Hill. Nel caos generato da un impero – ma ancor più da un sistema che per parecchi decenni si è spacciato per eterno – che cade da tempo a pezzi, si tratta certamente di un evento importante e molto significativo ...
Brexit: svolta o regresso? Lo deciderà anche il commercio
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Molta retorica su una competizione tra Ue e Uk “aperta ma giusta” si legge nelle oltre 1.200 pagine dell’accordo Brexit di Natale. In realtà un emendamento passato ai Comuni amplia la sorveglianza sugli standard sociali e ambientali. Sempre che il governo di Londra non aggiri la trasparenza. In vista del Capodanno la tua banca inglese ti scrive: ma non è per farti gli auguri. E’ per ricordare a te, cittadino inglese che lavora e abita in un altro Paese dell’Europa, che sei caldamente invitato a chiudere il conto corrente ...
La fine di un ciclo
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Quando un regime muore, i suoi rituali, le sue illusioni e i suoi simboli permangono per secoli e generano l’impressione (e l’illusione) che ciò che è morto continui ad esserci. Il mondo nuovo si presenta sotto due forme antagoniste. Una è addirittura peggiore di quella precedente. Si basa ancora sull’accumulazione senza precedenti di ricchezze in poche mani, sulla rapina distruttiva generalizzata e sull’instaurazione di una società del controllo, sperimentata col pretesto del virus ...
Sul ponte sventola bandiera bianca
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Si fa finta di niente, ma l’Italia è il paese europeo che ha il maggior numero di morti per coronavirus in valori assoluti, il secondo per indice di mortalità per milione di abitanti. Eppure in giugno non era così indietro rispetto agli altri. Eppure si sapeva che la “seconda ondata” ci sarebbe stata. All’origine c’è la “pazza estate” italiana, in cui si è distinta Confindustria che non ha smesso un solo giorno di invocare l’apertura di tutto ...
Il costo di Milano-Roma in tre ore
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I signori dell’alta velocità a ogni costo hanno avuto ragione: hanno compresso la carta geografica del Belpaese. Scrive Claudio Giorno dalla Val Susa: “Peccato che per consentire agli executives di Intesa San Paolo di andare a dormire in un condominio di Legacoop di Moncalieri dopo aver passato le otto ore in Torre Breda/Porta Garibaldi (ma rimanendo connessi a piazza Affari anche durante il “viaggio veloce”) siano stati aboliti gli abbonamenti ridotti per studenti ...
Il declino economico dell’Europa
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Per arginare il declino dell’Europa non basteranno Recovery Fund e interventi della Bce. L’Ue dovrebbe contrastare il declino demografico, aprendo le porte ogni anno a circa 2-3 milioni di immigrati. Ora si aggiunge la complicazione della Brexit, con la City che ancora assorbe dal 40 all’80% delle transazioni. Le strutture dell’Unione europea e della Zona-euro, stimolate dalla crisi del coronavirus, sembrano avere avuto finalmente, nell’ultimo periodo, un sussulto di vita ...
Territori di un altro futuro
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Quella che inizialmente tendeva a essere percepita come una crisi che accelerava l’importanza di riconsiderare una serie di dinamiche e di relazioni fra abitanti e territori, va producendo cambiamenti strutturali profondi, la cui direzione è soltanto in parte ipotizzabile. La pandemia non va vista come fenomeno isolato, ma come uno dei molti episodi inscritti nella cornice della crisi ambientale globale, anche perché ha fatto emergere con straordinaria evidenza limiti e fragilità ...
Banche e Fondazioni: tra distribuzione dei dividendi e “pedagogia” della Bce
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Il Consiglio di vigilanza della Banca centrale europea ha deciso di prolungare fino a settembre 2021 la “calda raccomandazione” rivolta agli istituti di credito di non distribuire dividendi e di non procedere al riacquisto di proprie azioni. È il segnale di una duplice preoccupazione. Christine Lagarde pare intenzionata ad assumere un profilo da “pedagogista”. La decisione presa dal Consiglio di vigilanza della Banca centrale europea (Bce) di prolungare ...
L’Europa davanti a un’Asia post-americana
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Entro fine anno Ue e Cina, prima dell’ingresso di Biden alla Casa Bianca, sembrano chiamate a siglare un accordo sugli investimenti. Intanto a metà novembre è stato firmato uno storico patto commerciale nel Pacifico del Sud a cui, ribaltando i giochi di Trump, ha aderito anche la Cina. I tentativi statunitensi di contrasto all’ascesa della Cina non sono veramente cominciati con Trump, già Obama, in particolare nel suo secondo mandato, aveva tentato di muoversi con una certa decisione su tale tema ...
Se questo è un piano
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Difficile non rimanere sbigottiti di fronte al tanto atteso e discusso Recovery Plan: un fiume di pagine con dati, tabelle, comparazioni per non dire proprio nulla di nuovo. Anzi, per ribadire i concetti che la pandemia avrebbe dovuto spazzare via, come quello che vuole la crescita economica unico traino per aumentare il benessere della società. Siamo ancora appesi a una visione del mondo dettata dalle imprese ...
Le promesse di Parigi
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Sono trascorsi esattamente cinque anni dalla firma dell’accordo per contenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto della soglia di 2 °C, rispetto ai livelli pre-industriali, possibilmente non oltre 1,5 °C. Le cose non vanno affatto bene. Se nei prossimi dieci anni si riuscisse a ridurre della metà le emissioni di anidride carbonica, sarebbero alte le probabilità di centrare l’obiettivo più ambizioso indicato, quello di 1,5 °C.. In caso contrario, sarebbero veramente scarse ...
Vendita di armi: si rafforzano le 25 aziende che controllano il mercato globale
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Nel 2019 i fatturati delle prime 25 industrie al mondo del settore hanno toccato quota 361 miliardi di dollari, in crescita dell’8,5% rispetto al 2018. Nella ricerca curata dal SIPRI c’è anche la multinazionale italiana Leonardo (ex Finmeccanica) che ha registrato ricavi per 11,1 miliardi di dollari, il 70% dei quali grazie a sistemi d’arma. Aumenta la produzione negli Emirati Arabi Uniti e in Cina ...
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, tra paura del debito pubblico e “super strutture”
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Dalla bozza del Governo per utilizzare i 209 miliardi di euro rivolti all’Italia emerge una strategia: utilizzare una larga fetta dei prestiti europei per alleggerire il peso del debito, destinato a finanziare iniziative già definite negli anni passati. Funzionerà? La bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza presenta, tra gli altri, un dato evidente che tende a ridurne l’efficacia. È pervaso da una grande paura del debito pubblico, destinata ad emergere in più modi ...
Così la finanza e le industrie fossili stanno affossando l’Accordo di Parigi
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A ridosso del quinto anniversario dell’Accordo sul clima, 18 Ong internazionali, tra cui Re:Common, lanciano il report “I 12 progetti che rischiano di distruggere il Pianeta”. E fanno i nomi di banche, assicurazioni, fondi di investimento e multinazionali che continuano ad alimentare l’espansione fossile. Dodici mega-progetti fossili, attualmente in fase di sviluppo, che se venissero realizzati causerebbero il rilascio in atmosfera di 175 miliardi di tonnellate di anidride carbonica ...
Biden e l’Europa, una ripartenza difficile
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Gran parte del mondo ha tratto un sospiro di sollievo con l’elezione di Joe Biden. Ma su molti dossier aperti sotto Trump, dal 5G al gasdotto Nord-Stream-2, non si prevedono cambiamenti di passo. E resta difficile un riallineamento Usa-Ue. Un giornalista tra i più noti del Financial Times, dopo l’elezione di Joe Biden alla presidenza degli Stati Uniti, è andato a ripescare un articolo scritto dal neoeletto presidente nel gennaio del 2020 intitolato: “Perché l’America deve essere di nuovo il paese guida” ...
Recovery Fund: è il momento degli avvoltoi
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Se la pandemia ha insegnato qualcosa, la sospensione dei vincoli finanziari imposti da Maastricht in avanti e i conseguenti fondi messi a disposizione dal Recovery Fund dovrebbero servire ad un radicale cambio di rotta, provando a costruire, con tutti gli attori sociali, un grande piano di conversione ecologica, sociale e culturale, che metta al centro l’abbandono del modello liberista e la costruzione di una società della cura, di sé, dell’altr*, del pianeta e delle future generazioni ...
Alibaba, il fintech e il sistema finanziario
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Con lo scoppio della pandemia, le attività del settore del fintech hanno fatto un grande balzo in avanti, e il colosso Ant ha aiutato la Cina a diventare il leader globale indiscusso nel settore. L’annuncio della quotazione in Borsa di Ant Group, braccio finanziario di Alibaba, nonchè la successiva sospensione della stessa da parte delle autorità cinesi, ci spingono ad analizzare le molte, importanti, questioni che sono in ballo nella vicenda ...
Come in un cinico gioco dell’oca
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Sembrerebbe ci sia davvero poco da fare: le strategie messe in atto dal governo per fronteggiare la pandemia continuano a perseguire l’eterno ritorno dell’uguale. Dal primo lockdown sono stati spesi oltre 120 miliardi, ma la situazione del sistema sanitario, della sicurezza nei posti di lavoro e del trasporto pubblico è rimasta invariata. Le imprese inondate di soldi concessi sostanzialmente senza condizioni, le fasce meno protette della popolazione condannate alla disperazione ...
Ogni secondo i paradisi fiscali “bruciano” lo stipendio annuale di un infermiere
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È di 427 miliardi di dollari il valore delle tasse sottratte a livello globale in un anno e finite in Paesi a fiscalità agevolata, pari al salario di 34 milioni di infermieri. Lo denuncia Tax Justice Network (TJN), rete internazionale indipendente attiva nell’analisi del sistema di tassazione globale e dei paradisi fiscali, nel rapporto annuale “The State of Tax Justice 2020” pubblicato il 20 novembre. Sotto esame la perdita del gettito fiscale su scala mondiale dovuta all’evasione fiscale delle imprese e dei privati ...
Mercosur: il governo scrive alle Ong che è ancora tutto da decidere, ma poi preme perché l’Ue approvi
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“L’accordo Ue-Mercosur comprende un capitolo moderno e progressivo sul commercio e sullo sviluppo sostenibile; rendendo l’accordo il più ambizioso che l’Ue abbia mai negoziato in questo campo. Gli impegni espliciti in una serie di settori, compresa l’attuazione dell’accordo di Parigi e la deforestazione, sono determinati e rigorosi”. Lo afferma il sottosegretario italiano agli Esteri Ivan Scalfarotto in una lettera dell’11 novembre in cui, insieme ai colleghi ministri degli Esteri e del commercio di ...
Privatizzazione del termovalorizzatore
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Venerdì si compirà l'ultimo passo per la totale privatizzazione dell’inceneritore di Torino. La presenza, ormai già drasticamente ridotta, del Comune di Torino negli assetti proprietari sarà virtualmente annullata come ogni reale possibilità di controllo, seppur indiretto, da parte dei cittadini. Occorre ricordare che quest'opera, controversa sin dall'origine, fu accettata dalle assemblee elettive sulla base del solenne impegno a conservarne la proprietà totalmente pubblica come forma di effettivo presidio della salute pubblica ...
Recovery Plan: restaurazione o ravvedimento?
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Le aspettative intorno ai fondi Ue sono alte quasi quanto quelle per il vaccino. Due cose sono certe: il Patto di stabilità è stato improvvisamente sospeso, l’austerity sembra un brutto ricordo; il market system è capace di fare cose che, per dirla con l’androide Roy di Blade Runner, noi umani nemmeno sappiamo immaginarci. Appare evidente come, per far fronte alla sempre più grave crisi climatica e alla devastante crisi economica, il Recovery end Relience Plan andrebbe strappato dalle mani degli economisti ...
La Banca europea per gli investimenti sotto esame: tra sviluppo mancato e interessi privati
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In occasione del primo summit globale delle banche multilaterali di sviluppo, le reti della società civile europea Counter Balance e CEE Bankwatch hanno lanciato a inizio novembre un report sulla Bei. La Banca sosterrebbe “progetti che violano i diritti umani”, senza attenzione per l’ambiente e la salute delle persone. La Banca europea per gli investimenti può diventare la banca di sviluppo dell’Unione europea? Gli autori sembrerebbero dare una risposta negativa ...