La nostra è una piccola storia che vuole diventare grande.

Tutto è partito con una trasmissione del programma RAI “Report” del 18 maggio scorso nel quale, uno dei suoi servizi, parlava di un gruppo di persone che, in Svezia, avevano fondato una banca e si prestavano soldi tra loro da quaranta anni senza un interesse, ma pagando una quota di servizio fissa molto bassa, aiutandosi a risparmiare e trovandosi sul conto, alla fine, più soldi di quelli che avevano all’inizio. Io guardai mia moglie e le dissi: “questa cosa è da fare anche qui, assolutamente!”.

Doveva essere stato non un pensiero solitario, ma di tanti come me, infatti ci siamo cercati, prima come blogger su internet, poi abbiamo deciso di partire e costruirci in Associazione formale (www.jakbankitalia.it) nascendo il 13 settembre di quest’anno a Firenze. Cosa stiamo cercando di fare? Stiamo studiando come far nascere il Soggetto Giuridico che sarà la futura JAK BANK ITALIA e prendendo contatti con quelle realtà di finanza etica che in Italia sono una presenza reale e duratura e, tra queste, le MAG sono in prima fila. Inoltre, con moltissima probabilità, nasceremo in forma cooperativa e quindi in punti di contatto, ideale e strutturale, sono più di uno anche perché siamo convinti che nascere come banca sia una scelta sbagliata. In Svezia sono banca, ma il sistema bancario italiano è molto più invasivo e “stritolante” di quello svedese.

Per quanto riguarda noi in Italia vorremmo predisporre il piano di fattibilità entro il primo trimestre del prossimo anno e partire con un’esperienza pilota prima dell’estate o, al più tardi entro ottobre. Ma in cosa consiste la peculiarità del sistema JAK che, in prima battuta, si rivolge alle persone ed, in seconda, alle piccole aziende? Consiste nel utilizzo di un concetto matematico che si chiama “punto risparmio” e che è il risultato di un algoritmo che tiene conto della somma in denaro depositata, del tempo di deposito, della situazione personale del risparmiatore e del flusso finanziario della jak bank.

Facciamo degli esempi che spiegano questo concetto matematico.

Domanda: Se io versassi 100 Euro lasciandoli sul conto JAK per 12 mesi, quanto punti risparmio ho accumulato e che cifra potrei chiedere in prestito e a quale tasso?

Risposta: tenendo come base di calcolo un SF di 0,8 (coefficiente correttivo personale che dipende dalla liquidità della JAK in quel momento e dal deposito che il socio può garantire), un deposito di 100 Euro per 12 mesi sul proprio conto JAK fa accumulare circa 960 punti risparmio. Ciò equivale a poter prendere a prestito, ad esempio, ulteriori 160 Euro da restituire in 6 mesi, oppure ulteriori 320 Euro da restituire in 3 mesi (l’ammontare varia al variare del periodo di restituzione). La somma chiesta in prestito può poi aumentare utilizzando il meccanismo dei “post risparmi” (vedi domande successive). Non viene applicato nessun tasso di interesse, solamente una commissione fissa intorno al 2,5% per la copertura delle spese di gestione del sistema.

D: Se io versassi solo 1200 Euro per UN mese e basta, quanti punti risparmio ho accumulato e che cifra potrei chiedere in prestito e a quale tasso?

R: In tal caso accumulo 960 punti risparmio, come nell’esempio precedente, ma posso usufruire dei prestiti già il mese successivo al deposito. Risulta chiaro che, oltre alla cifra depositata, gioca un ruolo chiave il tempo in cui i risparmi rimangono accreditati sul proprio conto JAK. In merito al tasso di interesse, vale la risposta precedente, cioè 2,5%.

D: Se io avessi bisogno di un prestito, ma non ho versato nulla, né ho punti risparmio, posso ottenere un prestito, con quali tempi di restituzione e a quale tasso?

R: Facciamo un esempio: richiedo 20.000 Euro da restituire in 5 anni (60 mesi). Come prima cosa la Jak mi chiede di versare sul mio conto JAK, come deposito di garanzia, il 6% di questa cifra, ovvero 1.200 Euro. Tale somma resta dunque tra i miei risparmi. Suddividendo la somma chiesta a prestito per 60 mesi, risulta, matematicamente e senza interessi, una rata di 334 Euro mensili. Bene, Jak, non avendo io mai depositato nulla e non avendo dunque accumulato punti prestito, mi chiederà di restituire ogni mese, per cinque anni, 668 Euro (il doppio, più 22 Euro di “interesse” quale costo fisso di gestione). I 334 Euro “in più” vengono accumulati sul mio conto generando i punti risparmio di cui ho bisogno (meccanismo del post-risparmio). Al termine dei 5 anni avrò restituito il debito, non avrò pagato nemmeno un euro di interessi, ed avrò accumulato sul mio conto 21.200 Euro. L’onere che dovrò sostenere sarà la solita commissione fissa del 2,5%, indipendente dal tempo di restituzione.

Su quest'ultima particolare tipologia di prestito la nostra Associazione sta elaborando una metodologia di restituzione che tenga conto dei redditi attuali della maggioranza della popolazione italiana (1200 Euro medi mensili o ancora inferiori) che, evidentemente, non può permettersi una rata di 668 euro!

 

Per ulteriori informazioni:
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Franco Fratto (Socio fondatore e Responsabile sede di Torino) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.