Ha soddisfatto non veder una sedia libera nella sala principale del Centro Studi Sereno Regis di Torino alla presentazione dell' Autocertificazione del metodo di conduzione agroecologico da parte dell'A.S.C.I. Piemonte. Ancor più soddisfacente il tenore del dibattito che ha coinvolto i partecipanti alla serata: dai contadini dell' Associazione per la Solidarietà alla Campagna Italiana, ai referenti e produttori di numerosi GAS piemontesi, a rappresentanti di associazioni varie oltre che individualità interessate all'argomento.

L' Autocertificazione presentata lo scorso 8 marzo è un aggiornamento della stessa già in uso da anni dall' A.S.C.I. e che vede nei valori di ordine etico, sociale ed ecologico contenuti nelle Premesse inscindibili la parte più importante: dalla conduzione familiare al limitato ricorso alla meccanizzazione, al rifiuto totale della chimica di sintesi e degli ogm fino alla valorizzazione di un'economia basata sull'autoconsumo, sullo scambio, sulla solidarietà e sulla vendita diretta.

Questo lavoro è stato presentato prima di tutto alle piccole realtà rurali, come un valido strumento che permetta di AUTOCERTIFICARE il proprio metodo di produzione agricolo, senza chimica di sintesi e senza ogm, convinti che chi produce pomodori, farina, formaggio, uova, miele ecc ovvero quei beni primari che alimentano l’umanità, debba avere la libertà di poter dichiarare come opera senza oneri di carattere burocratico o economico, ne va anche della sua dignità di contadino oltre che di individuo! Semmai sia l’agricoltura industriale a certificare la sua lunga e complessa filiera di produzione, quale essa sia. L’Autocertificazione presentata va nella direzione di un recupero fiduciario tra produttore e consumatore, per l'Asci valore assoluto, almeno per quel che riguarda le produzioni alimentari di prossimità, che viene concretizzato attraverso moduli, da compilarsi assumendosene la responsabilità individuale, sufficientemente approfonditi nei punti che affrontano il metodo di produzione, dirimenti da quelli di produzioni con metodo convenzionale. Ma il tutto in un contesto collettivo.

In secondo luogo sono molti i consumatori, principalmente referenti di GAS, che hanno sottolineato di essere disposti a riconoscere un valore aggiunto ad una produzione agroecologica autocertificata affinchè il produttore non debba passare sotto le forche caudine della burocrazia ed ancor peggio dell’interesse economico degli enti certificatori, quali essi siano. Durante la serata è stato presentato dai referenti dei GAS promotori il primo progetto del DESTOvest in provincia di Torino “FARINA DEL NOSTRO SACCO” http://www.mag4.it/rete/azioni/destovest/312-farina-del-nostro-sacco.html per una filiera corta dalla semina al pane. Presenti anche alcuni produttori del progetto che utilizzeranno l’Autocertificazione ASCI.

E' seguito un lungo dibattito che ha fatto emergere il forte interesse di tutti verso questo strumento e le sue potenzialità: con il reciproco controllo dei soci dell'Associazione di quanto si sottoscrive c'è scambio d'informazioni, di esperienze su tecniche e cultivar adottati, valorizzazione di produzioni locali ed autoproduzioni, modalità pratiche da adottare per l'utilizzo dell' Autocertificazione e il suo valore di rottura rispetto i meccanismi economici dell'agroindustria e della grande distribuzione, si valorizza il rapporto con i i singoli consumatori ed in particolare con i gas. Da questi ultimi è emersa una fortissima richiesta di fruibilità di questo strumento come mezzo per comprendere le modalità di conduzione di nuovi produttori della loro zona: restano da capire quali possano essere le modalità di utilizzo al di fuori dell'asci visto che fulcro dell'Autocertificazione sono i valori sopra sintetizzati. Quel che l'ASCI Piemonte ha garantito è una miglior organizzazione per far conoscere i propri produttori, i quali saranno autocertificati, come lo saranno tutti i partecipanti ai mercati dell'associazione (comprese le realtà presenti in possesso di una Certificazione da Ente). Da parte dei GAS, alcuni dei quali hanno deciso di aderire all'ASCI, c'è la richiesta a continuare un rapporto che oltre all'interesse a beni primari sani vuol essere l'affacciarsi ad un mondo rurale sempre più in difficoltà ma sempre più importante!

Luca Ferrero Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.