Quello che vedete è il bilancio preconsuntivo di MAG4 con i dati alla prima settimana di dicembre, a cui viene aggiunta la stima di come dovrebbe andare l’ultima parte del mese di dicembre.

Assemblea dei soci il 15/06/22 a TorinoE’ un lavoro che facciamo tutti gli anni negli ultimi mesi dell’anno, ed è molto utile per avere un quadro abbastanza chiaro di come chiuderà il bilancio dell’anno.

Pur non essendo più una novità, la pandemia di Covid ha influenzato anche il 2022: in parte per le disposizioni in essere sino a poche settimane fa, in parte per la proroga della moratoria dei prestiti al 31/12/2021 per la quale, sulla base dei primi dati preliminari riferiti, risultano ancora attive moratorie (ex lege e volontarie) per un valore complessivo di circa 44 miliardi, a fronte di poco più di 400 mila sospensioni accordate (fonte comunicato stampa MEF n° 10 del 13/01/2022).
Non siamo ancora in grado di misurare l’effettivo impatto che questi ultimi due anni avranno sulle attività delle realtà socie di MAG4. Nel corso dell’anno siamo riusciti a erogare due finanziamenti, per le attività culturali legate all’apertura del Cinema Teatro Maffei e per l’acquisto di un’automezzo per trasporto disabili dell’associazione GRH, mentre è stato deliberato una nuova apertura di credito nei confronti di Pausa Cafè, realtà già finanziata più volte da MAG4. Quest’ultimo nuovo finanziamento andrà a costituire una voce di ricavo nel prossimo 2023.
Sul piano più operativo, si è rilanciata la pianificazione triennale iniziata l’anno scorso, di cui trovate una sintesi a pagina 2, e sui cui i vari settori proseguono a lavorare.
Ci siamo anche ambientati meglio nella nostra sede di via Baltea, entrando nel vivo di campagne come Baltea Lido e organizzando in presenza gli incontri e le attività dei ragazzi impegnati nel Servizio Civile.

Come anticipato in prima pagina la revisione ministeriale si è conclusa il 28/02/2022 con il positivo accertamento del revisore incaricato. Se volete approfondire https://www.mag4.it/magazine/2022-1/3769-non-e-stata-una-revisione-come-tutte-le-altre-ovvero-articolo-importante-complesso-e-da-leggere-con-attenzione.html Per il prossimo biennio di revisione saremo accompagnati in questa avventura dalla LegaCoop, cui abbiamo aderito nei mesi successivi.

Ci auguriamo che la (scarsa) lungimiranza di chi ci governa, già dimostrata in un caso come il nostro, non incida ancora così tanto sulla vita di una cooperativa sana, in questo periodo di perdurante crisi internazionale.

Descrizione Voce

2019

2020

2021

Precons 2022

COSTI

dipendenti

86.100

90.700

96.500

98.500

collaboratori

3.200

5.600

5.500

4.950

organo di controllo

7.100

2.000

2.000

2.290

gestione stipendi

2.100

2.100

2.100

2.100

Totale lavoratori

98.500

100.400

106.100

107.840

Gestione sede

13.800

14.900

10.400

10.600

Relazioni con i soci

3.100

3.100

2.900

3.000

fondo rischi su crediti

13.000

19.000

6.000

1.500

interventi avvocato e notifica pegni

27.300

21.200

10.000

12.000

Accantonamenti e interventi avvocato

40.300

40.200

16.000

13.500

Imposte, tasse e problemi

12.800

11.700

7.100

15.400

RICAVI

Interessi attivi - interessi passivi

98.100

96.500

78.600

76.680

interessi di mora finanziamenti

7.400

6.500

6.000

3.000

interessi banca e CTM Altromercato

9.200

10.900

17.000

11.100

Totale interessi

114.700

113.900

101.600

90.780

Consulenze

17.300

17.600

26.900

30.350

rivalsa spese/pegni/bolli/postali

30.200

24.300

9.100

6.700

sopravvenienze attive

7.900

15.900

6.400

24.000

Totale Varie

38.100

40.200

15.500

30.700

SALDO ANNUALE

1.600

1.400

1.500

1.490

Sul piano numerico, dovremmo riuscire a chiudere in pareggio accantonando anche qualche migliaia di euro a fondo rischi, elemento decisamente importate per una sana e prudente gestione in tempi di crisi o rallentamenti sistemici.

Pianificazione straordinaria il 03/07/22 a Rubiana (TO)Costi

Il costo dei lavoratori risulta in linea con quello degli anni precedenti: nel 2021 il costo è stato più basso del previsto per via di un infortunio pagato dall’INPS. Inoltre, la riduzione dei ricavi non comporta una riduzione delle ore lavorate, che sono spesso usate per lavori burocratici o adempimenti obbligatori. Merita ad esempio ricordare che i primi mesi del 2022 sono stati utilizzati in larga parte per concludere la Revisione ministeriale forse più impegnativa di tutta la nostra storia.
Su questa voce il Cda ha maturato le seguenti delibere:
1) redistribuire alcune ore preventivate per i diversi settori, da mettere a disposizione per le azioni ritenute prioritarie della pianificazione straordinaria (ne parliamo nell’articolo in prima pagina), considerata necessaria per il rilancio per i prossimi anni e strettamente legata alla pianificazione triennale;
2) non ridurre le ore preventivate per la promozione, considerata necessaria per il rilancio per i prossimi anni, e strettamente legata alla pianificazione triennale;
3) rimandare l’aggiornamento del sito alla versione successiva di Joomla (con priorità alla lettura via smartphone) al 2023.
Finanz(i)a cosa? Un altro clima è (ancora) possibile? La necessità di un radicale cambio di rottaIl costo della sede rimane basso, come già nel 2021 in cui siamo passati definitivamente nella nuova sede di via Baltea.
Gli interventi dell’avvocato sono in linea con il 2021, l’attività dei tribunali sconta sempre i ritardi accumulati con la pandemia nello scorso anno. Lo scostamento tra la voce ricavi (6700 euro) e la voce di costi (12000 euro) è dovuta ad un caso complesso, che al momento non abbiamo idea di come si risolverà in tribunale. Questo è il motivo per cui alcune spese non sono state ribaltate come ricavi.

Merita una precisazione la voce imposte, che si conferma di difficile stima: il dato definitivo si avrà solo in sede di chiusura bilancio, come lo scorso anno adotteremo il calcolo delle imposte corretto per la MAG4, ossia quello dei soggetti assimilati alle società di partecipazione non finanziaria. Il dato potrebbe quindi ragionevolmente variare ancora.

Finanz(i)a cosa? Un altro clima è (ancora) possibile? La necessità di un radicale cambio di rottaRicavi

Nel 2022 il calo netto degli interessi attivi è da ricondurre a tre elementi, tutti in riduzione:
1) la riduzione della massa finanziata (per il 2022 abbiamo stimato di impiegare complessivamente 1 milione e 250 mila euro, contro 1 milione e 550 mila euro stimati per il 2021) e il passaggio a tasso zero di un grosso finanziamento che comportano una riduzione di circa 10.000 euro solo di interessi derivanti da finanziamenti;
2) la riduzione degli interessi riconosciuti sui libretti di Altromercato, dove è tenuta la liquidità non impiegata in finanziamenti, che calano circa di 1 punto e mezzo percentuale o due: ciò comporta una riduzione di circa 7.000 euro rispetto al 2021;
3) la riduzione della stima degli interessi di mora sui finanziamenti incagliati, che come sempre è una buona notizia, ma influisce negativamente sul bilancio.
Gli interessi di mora rimangono una stima, perché i conteggi vengono fatti a gennaio.
Restano gli spunti della pianificazione triennale a studiare proposte per poter offrire ai soci un servizio di prefinanziamento per i bandi.

Finanz(i)a cosa? Un altro clima è (ancora) possibile? La necessità di un radicale cambio di rottaMeno rilevanti ma comunque importanti da sottolineare:
- la tenuta delle consulenze, in controtendenza rispetto alle altre voci di ricavi ordinari
- la riduzione della voce accantonamenti e perdite su crediti, legata all’impossibilità di prevedere un accantonamento a fondo rischi, stante la previsione di chiusura in perdita.
Si sono anche realizzati una serie di incontri con i soci per approfondire un possibile supporto nella stesura di alcuni parti di bandi, suggerimento arrivato dalla pianificazione triennale.

Le sopravvenienze attive quest’anno sono più alte del solito: insieme ai rientri insperati su casi già messi a perdita in passato, ci sono anche 11.000 euro circa di donazione di azioni sociali.

Avevamo previsto un bilancio preventivo per il 2022 in cui i costi della struttura superano per la prima volta i ricavi previsti, con una perdita non preoccupante tenendo conto del taglio prudenziale con cui è stato stilato.

In assemblea dovremo anche decidere dove destinare eventuali avanzi di gestione o come gestire eventuali disavanzi: l’indicazione del Cda è, in linea con gli ultimi anni, quella di aumentare il fondo rischi.