L’agricoltura civica si fonda sul benessere comune. Tutto il resto vien da sé: l’alto valore dell’alimentazione, l’economia sociale, l’utilizzo sostenibile del terreno, persone che agiscono in uno spazio e per un fine comuni, la partecipazione diretta alla coltivazione di frutta e ortaggi, all’allevamento non intensivo di animali e la filiera corta ristabiliscono il contatto con la natura, condizioni queste che la maggioranza dei venditori e dei distributori oggi non vuole offrire ...

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