Dopo il testo unico del 1993, gli istituti di credito italiani hanno cessato sulla carta di essere “pubblici”, ma hanno continuato a gravare in maniera significativa sulle risorse pubbliche. Dimostrando una capacità molto limitata di stare sul mercato. Ormai è chiaro che il sistema bancario italiano ha avuto e avrà un costo non banale per i contribuenti del nostro Paese. Tale costo si articola in più voci, alcune direttamente riconducibili agli interventi dello Stato ...

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