Uno sguardo sulle lotte nazionali come quella in costruzione contro il debito pubblico e contro un’economia a debito mi induce a riflettere sul perché gli italiani, pur a conoscenza del possibile lato oscuro del debito e dell’effetto che questo ha sul malessere sociale, rifiutino l’idea di contrastarlo. Per comprendere ciò occorre anche considerare il più ampio rapporto tra dissenso e potere. L’ordine dominante non reprime, oggi, il dissenso. Ma opera affinché esso non si costituisca ...

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