Molto si è già detto e scritto sul decreto legge approvato dal governo Renzi che impone alle Banche popolari con asset superiori a 8 miliardi la trasformazione nell’arco di diciotto mesi in Società per azioni. Dall’utilizzo della decretazione senza le caratteristiche di urgenza e necessità (essendo l’unica urgenza in campo quella personale del premier di presentarsi in Europa con un nuovo coniglio estratto dal cappello) alla subalternità della politica agli interessi dei grandi capitali finanziari ...

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