Nuovi aggiornamenti sul percorso intrapreso dal Consorzio CTM Altromercato.

MAG4, insieme ad un gruppo che attualmente coinvolge altri 16 soci di CTM, ha sottoscritto un documento rivolto al Consiglio d’Amministrazione del Consorzio.
Il documento si riferisce all’accordo fra CTM e Banca Prossima, e muove una critica all’accordo non solo rispetto ai contenuti, ma anche relativamente a come il Consorzio sia arrivato a tale accordo, ovvero senza un reale coinvolgimento della base sociale durante i 16 mesi di trattativa con Banca Prossima.

Inoltre l’accordo espone tutti i soci di CTM alle critiche della società civile più attenta, ovvero di gran parte dei nostri soci e delle persone che direttamente o indirettamente collaborano con MAG4, e temiamo anche che possa offrire la possibilità ad Intesa-San Paolo di presentare un immagine etica della banca, anche grazie alla credibilità del Consorzio e della sua base sociale.
Le richieste sono di valutare ogni altra possibilità di sostegno economico e finanziario interno, e che in futuro scelte di tale importanza politica ed etica siano basate su un reale coinvolgimento delle realtà socie.

A fianco il testo del documento.

Chiara Usseglio

 

 

Care Botteghe,
ci eravamo lasciati all'assemblea di Assisi di novembre con l'impegno di redigere, entro i primi mesi dell'anno, un documento che esprimesse le nostre perplessità in merito all'accordo stipulato tra il nostro Consorzio e Banca Prossima e alle modalità con cui tale accordo è maturato.
L'obiettivo è quello di stimolare una riflessione tra i soci, sondare il loro reale consenso e contribuire al dibattito che si svolgerà in occasione del Forum Territoriale previsto dal CdA (vedi lettera del 21 febbraio u.s. "Partecipazione informata") che verterà proprio sul tema dell’accordo tra CTM Altromercato e Banca Prossima.
Vi proponiamo di condividere le riflessioni che esponiamo nel documento sottostante (e nel dossier allegato), il cui testo verrà diffuso dai coordinatori. Per dare la vostra adesione vi chiediamo di mandare una mail all'indirizzo della Bottega Bandera Florìda di Mirano-VE (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) che si è accollata il compito di segreteria.
Vi chiediamo inoltre di inviare questo documento alle botteghe che ritenete possano essere interessate a sottoscriverlo.
La lista aggiornata degli aderenti sarà visibile sul sito www.banderaflorida.it DOCUMENTO SULL'ACCORDO FRA CTM E BANCA PROSSIMA Col presente documento le Botteghe socie firmatarie sottopongono al CdA del Consorzio CTM – Altromercato le proprie riflessioni e le proprie richieste in merito all’accordo con Banca Prossima.

 

Perché non approviamo l’accordo con Banca Prossima:

nel merito:
− non ci convince e non riteniamo sufficiente la dichiarazione fatta da Intesa San Paolo di voler uscire dalla lista delle Banche Armate. Non crediamo sia corretto attribuirci il merito di questa presunta conversione che semmai è da attribuire alla Campagna nazionale contro le Banche Armate. Ma soprattutto non ci convince perché la “rinuncia” di Intesa San Paolo alle transazioni in armi prevede una proroga temporale per le operazioni già autorizzate, che quindi continueranno anche nei prossimi anni. Inoltre, come sostengono i promotori della campagna Banche Armate, la Legge 185 – che resta comunque una buona Legge - presenta così tante scappatoie che non è verificabile totalmente se l’impegno sarà rispettato. Pertanto non è accertabile la reale osservanza da parte di Intesa-S.Paolo alla condizione posta dal Consorzio.
− Banca Prossima, pur presentandosi come la Banca della finanza etica in grado di elargire servizi e benefici a favore di organizzazioni, associazioni, cooperative operanti nel terzo settore, è un Istituto creato e controllato al 100% da Intesa San Paolo, colosso finanziario che si muove tradizionalmente in altri ambiti, tipici della finanza classica, con tutti gli aspetti negativi correlati: speculazione, paradisi fiscali, capovolgimento della redistribuzione del capitale/reddito dal povero al ricco (vedi proposta di credito al consumo), stock options milionarie dei manager, precarizzazione e sfruttamento del lavoro [per approfondimenti si veda il documento allegato]. Si muove cioè nell’ottica della finanza (che ha per fine il massimo profitto) e non dell’economia. Noi non crediamo coerente e pertanto da appoggiare una Banca che opera con due propri istituti in ambiti e per fini così diversi, anche perché i servizi e i tassi favorevoli che ci verrebbero offerti da Banca Prossima sono resi possibili dalla speculazione finanziaria.
− l’accordo, pur sottoscritto con le più buone intenzioni di favorire le botteghe, ci espone tutte, invece, alla critica della società civile più attenta, cioè di gran parte dei nostri soci e clienti. Ci domandiamo se l'obiettivo di ricercare uno strumento per la sostenibilità delle botteghe (ma quante poi usufruiranno delle opportunità di questo accordo?) vale il rischio della perdita di credibilità per Botteghe, Consorzio e di tutto il movimento del Commercio Equo e Solidale.
− l’accordo offre ad Intesa San Paolo la possibilità di presentare un'immagine etica della Banca anche grazie alla credibilità del nostro Consorzio.

nel metodo:
Non riteniamo opportuno il metodo con cui si è arrivati all’accordo: nel periodo di 16 mesi (tanti è durata la trattativa con Banca Prossima) non c’è stata alcuna informazione verso le botteghe, che non hanno potuto così esprimere un loro parere in merito. Senza voler proporre meccanismi che “ingessano” l’autonomia di decisione del nostro CdA, cosa che non vogliamo e non riteniamo utile, crediamo sia necessario che si individuino modi, spazi e tempi (cioè strumenti) che facilitino e rendano possibile, in caso di scelte e decisioni di alta rilevanza politica ed etica, come appunto l’accordo con Intesa San Paolo, l’adeguata e rapida informazione, la partecipazione consapevole e soprattutto la consultazione della base sociale.

In conclusione:
Chiediamo che il CdA del Consorzio:
● coinvolga la base sociale nella valutazione (rivalutazione) dell’accordo e a questo fine chiediamo di poter presentare in occasione del FORUM territoriale già opportunamente previsto dal CdA, il presente documento e l’approfondimento ad esso allegato;
● valuti in primordine ogni altra possibile via di sostegno economico e finanziario interno; valga come esempio la possibilità di utilizzare parte dei fondi raccolti dalle organizzazione socie tramite gli sportelli di risparmio (Capitali Coraggiosi non doveva servire proprio a questo?) a favore di quelle organizzazioni socie che ne fanno richiesta e rispetto alle quali il CdA esprime parere positivo (analogamente a quanto previsto per i finanziamenti concessi in base all’accordo con Banca Prossima);
● continui nell’azione di riavvicinamento con Banca Etica, richiedendo, anche alla luce dei servizi offerti da Banca Prossima, condizioni più favorevoli per il finanziamento ed il prestito alle botteghe socie
● si appelli a quanto già opportunamente previsto nel testo dell’accordo siglato in merito alla pubblicizzazione dello stesso, affinché Banca Prossima non effettui alcun tipo di promozione pubblicitaria associata a CTM Altromercato
● si impegni affinché, in futuro, scelte e decisioni di pari importanza politica ed etica siano espressione comune del Consorzio, basate cioè su un reale coinvolgimento delle botteghe socie
● chiediamo infine che qualora nel corso del presente anno 2008 si verifichi che solo pochi soci hanno realmente usufruito dei servizi di Banca Prossima, a fronte di una larga adesione al presente documento, possa essere rimessa in discussione l’adesione stessa all’accordo siglato e che lo stesso venga fatto senz’altro decadere.